La Dea completa la sua settimana da incubo: vince il Cagliari, nerazzurri al buio.

SERIE A, TERZA GIORNATA

ATALANTA-CAGLIARI 0-1: DECIDE BARELLA, SARDI BESTIA NERA

La scossa non c’è stata, l’Atalanta chiude come peggio non poteva la sua settimana terribile coincisa con l’eliminazione dall’Europa League perdendo in casa contro il Cagliari che vince a Bergamo grazie ad un gol di Barella su punizione nel finale di primo tempo. Poco davvero da recriminare per i nerazzurri, che non trovano praticamente mai la porta ospite per tutta la partita e vengono puniti dai sardi che, pur non incantando, sono cinici quanto basta e, dopo il gol, contengono con ordine i confusi tentativi di reazione dei nerazzurri. Primo stop in campionato per i nerazzurri che restano così fermi a quota quattro punti in classifica, agganciati proprio dai sardi, al loro terzo successo consecutivo contro la Dea.

Bergamo: dalle difficoltà se ne esce tutti insieme, perchè è troppo facile esserci quando tutto fila liscio. L’Atalanta torna in campo stasera, ed è forse la miglior medicina possibile per cercare di levarsi di dosso il fermo immagine di giovedì con il Copenaghen a far festa ai rigori e i nerazzurri che lasciano anzitempo l’Europa League nonostante una estate che cmq ha entusiasmato e fatto segnare i tifosi. Ferita aperta, ma che tutti sono decisi a ricucire il prima possibile e, perchè no, provare a riprendersi l’Europa perduta proprio attraverso un campionato ancora tutto da vivere e che Gomez e compagni potranno disputare con una rosa ampia e di qualità a disposizione del Gasp per tentare di riscrivere tante altre pagine della favola di una Dea che tutti ci auguriamo possa riprendere a volare il prima possibile

EMERGENZA IN DIFESA: c’è Berisha tra i pali e non Gollini di un’Atalanta che Gasperini ridisegna specialmente in difesa con Djimsiti e Mancini a causa delle assenze di Palomino e Toloi mentre in mezzo tocca sulle fasce ad Adnan ed Hateboer con Pasalic a supporto di Rigoni e Zapata con il Papu che rifiata e parte quindi dalla panchina. Nel Cagliari, Maran recupera Castro e schiera l’ex Padoin con in avanti Sau e Pavoletti che lo scorso anno fece male ai nerazzurri.

MATCH EQUILIBRATO: il match inizia in una bella cornice di pubblico al Comunale e con l’Atalanta che al quarto è subito pericolosa quando Adnan crossa in mezzo per Hateboer e l’olandese spizza di testa Freuler che conclude al volo alto; poi al nono Rigoni cerca la porta direttamente da calcio d’angolo e Cragno si supera togliendo la sfera dalla porta. C’è anche il Cagliari al quarto d’ora quando Pavoletti elude Mancini e conclude da fuori area facile per Berisha.

LA DEA SI SPEGNE, BARELLA NO: il fuoco di paglia iniziale dei nerazzurri si affievolisce tuttavia col passare dei minuti e la partita diventa così piuttosto bruttina e piena di errori, specie da parte atalantina con un Cagliari che così mette fuori il muso e prima si divora il gol con Sau a tre dalla mezz’ora, con il centravanti di Maran ben servito in area che conclude incredibilmente a lato a pochi passi dalla porta, e poi sblocca ad un minuto dal riposo con una bella punizione di Barella, deviata da Pasalic in maniera forse decisiva da ingannare un Berisha apparso comunque non impeccabile che viene così bucato: 1-0 per i sardi all’intervallo contro un’Atalanta che ha ancora di fronte a se il fantasma di Copenaghen.

Partita complicata per i nerazzurri, Rigoni e Zapata deludono e l’attacco non punge

RIPRESA, ECCO IL PAPU: mister Gasperini prova a scuotere i suoi e, per farlo, da incarico al Papu Gomez di entrare al posto di Djimsiti e ridisegnare così la sua Atalanta in una ripresa che inizia con poco gioco e tanta confusione (e nervosismo) in campo; al dodicesimo Zapata riceve palla da Pasalic ed in area crossa per Rigoni che prova a concludere al volo ma con scarsa precisione. Poco dopo il quarto d’ora ecco anche Gosens entrare in campo al posto di Ali Adnan per cercar più spinta offensiva in fascia.

ATALANTA TRISTE, BENEDETTA SOSTA!: purtroppo per i nerazzurri, il match non ingrana e la trappola piazzata dal Cagliari funziona a meraviglia, disinnescando di fatto ogni velleità offensiva dei ragazzi del Gasp che si gioca anche la carta-Barrow a quattro dalla mezz’ora con Pasalic (piuttosto opaco anche stasera) che lascia il campo. Ospiti pericolosi a dieci dalla fine in ripartenza con Farias che conclude da buona posizione in area e Berisha respinge bene, salvando i suoi dal gol che avrebbe chiuso il match. La risposta della Dea è tutta in una punizione di Gomez da fuori che è troppo centrale e facile preda di Cragno. Le batterie di una fragile Atalanta vanno in ulteriore riserva nei minuti finali, dove il match si fa più cattivo ma di occasioni da gol nemmeno l’ombra; cinque minuti di recupero e il Cagliari si porta a casa la terza vittoria consecutiva contro i nerazzurri diventando una sorta di bestia nera per Papu e compagni che, tuttavia, pagano dazio carissimo di una settimana che tutti noi vorremmo cancellare volentieri dal calendario. Cade a fagiolo la sosta per le nazionali, quale occasione migliore per riordinare le idee e, soprattutto, ritrovare se stessi dal punto di vista sia fisico che, in particolar modo, mentale: il mister avrà il suo da fare.

IL TABELLINO:

ATALANTA-CAGLIARI 0-1 (primo tempo 0-1)

RETI: Barella al 45’ p.t.

ATALANTA (3-4-1-2) Berisha; Mancini, Djimsiti (dal 1’ s.t. Gomez), Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Adnan (dal 18’ s.t. Gosens); Pasalic (dal 27’ s.t. Barrow); Rigoni, Zapata – A disposizione: Gollini, Rossi, Bettella, Castagne, Reca, Pessina, Valzania, Tumminello – Allenatore: Gasperini

CAGLIARI (4-3-1-2) Cragno; Srna, Romagna, Klavan, Padoin; Castro (dal 29’ s.t. Faragò), Bradaric, Barella; Ionita (dal 23’ s.t. Dessena); Pavoletti, Sau (dal 33’ s.t. Farias) – A disposizione: Rafael, Daga, Aresti, Pajac, Lykogiannis, Pisacane, Andreolli, Cigarini, Cerri – Allenatore: Maran

ARBITRO: Maresca di Napoli

NOTE: spettatori: 17mila circa – ammoniti: Djimsiti e De Roon (A), Ionita e Dessena (C) per gioco scorretto; recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.