Moralez è proprio Maxi: con una doppietta l’Atalanta spaventa il Genoa, 2-2

SERIE A, SECONDA GIORNATA: gol e spettacolo nel match di Marassi: i nerazzurri vanno subito sotto ma reagiscono alla grande confezionando un primo tempo capolavoro che porta al gol per due volte l’argentino Moralez e fa sognare i tifosi atalantini – Nella ripresa un’amnesia difensiva regala a Mesto il pallone del pari, poi qualche sofferenza per Capelli e compagni e, in pieno recupero, incredibile occasione fallita da Denis per sbancare Marassi. Finisce 2-2, i nerazzurri salgono a -5 ed iniziano la stagione col piede giusto

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Genova: si parte. Non ci sono più polemiche estive varie o scioperi più o meno assurdi che siano; finalmente si gioca, palla al centro e la parola ai gol. La serie A riparte, ed insieme a lei anche la neopromossa Atalanta, reduce da una straordinaria cavalcata in cadetteria lo scorso anno che l’ha portata a stravincere il campionato e memore di una estate decisamente meno bella: il tormentone-scommesse, le squalifiche iniziali di Doni e Manfredini, poi ridotta allo stop forzato di tre anni e rotti per il solo capitano atalantino e, più di ogni squalifica, quel -6 con cui la squadra di Colantuono è stata zavorrata dalla giustizia sportiva. In pratica l’Atalanta si presenta al via sotto di sei punti rispetto alle altre, insomma è quasi come se gli avversari avessero tutti già vinto due partite mentre Bellini e compagni no.

Partenza forte: slittato in avanti l’esordio inizialmente previsto con il match interno col Cesena, i nerazzurri si ritrovano a far visita al Genoa oggi ed affrontare il Palermo tra le mura amiche nell’anticipo dell’ora di pranzo di domenica prossima: non male come inizio, soprattutto per chi avrà sin da subito l’esigenza dannata e tremenda di fare punti più che gioco.

Tango & airone: i parecchi innessti estivi più o meno roboanti per entrambe le squadre, rendono davvero interessante il match di Genova: i padroni di casa, che affidano da quest’anno la panchina a Malesani, puntano sull’arrivo di Pratto da affiancare a Palacio e Caracciolo dal Brescia nell’ultimo giorno di mercato per ricercare un bomber degno del Milito di un tempo mentre è tutto argentino il reparto avanzato nerazzurro con il piccoletto terribile Moralez a far compagnia a Denis in avanti.

Una splendida parata di Andrea Consigli

Sei minuti da paura: parte davvero forte il Genoa che stringe da subito i nerazzurri nella propria area di rigore e la squadra di Colantuono ha subito evidenti difficoltà ad uscire e ripartire con la squadra di Malesani che trova subito il vantaggio: Palacio manovra sulla sinistra e passa a Veloso che fredda d’esterno Consigli all’ingresso dell’area di rigore con un piattone che porta il Genoa subito avanti.

Un Maxi pareggio: il tempo di metabolizzare la sberla subita e l’Atalanta riesce a trasformare il castigo in linfa nuova per andare subito a riprendersi quanto perso per strada e riequilibrare l’incontro: passano solo due minuti ed i nerazzurri si distendono e vanno alla conclusione rasoterra da fuori area con Padoin, Frey respinge, ma in agguato c’è Maxi Moralez che dà la zampata vincente e per il piccolo argentino arrivato in estate è la prima rete in italia in Serie A, oltre che in campionato con la maglia dei nerazzurri che si portano sull’1-1.

Pericolo Palacio: trovato il punto del pareggio i nerazzurri non paiono affatto sazi ed il pallino del gioco passa agli ospiti che gestiscono davvero con ordine ed autorità il match rischiando solo al ventesimo quando, paradossalmente, il Genoa rischia di passare nel momento di maggior sofferenza: la squadra di Malesani sfiora il 2-1 con una zampata di Palacio, a cui uno straordinario Consigli nega il gol con un intervento di pugno sulla linea di porta.

Gli sprechi di Denis & Jack: l’occasione per i liguri non inganni, l’Atalanta c’è e continua a macinare gioco e costruisce a ridosso della mezz’ora una colossale occasione: su un lungo lancio dalle retrovie, Denis si presenta praticamente solo davanti a Frey che però respinge l’esterno destro dell’argentino che sciupa una chance davvero ghiotta. Altra grande possibilità di andare a segno per i nerazzurri al trentacinquesimo quando Moralez e Schelotto

La gioia dei nerazzurri dopo la rete dell'1-2

combinano bene con quest’ultimo che opera un traversone da destra, Bonaventura tenta un colpo di testa in tuffo impreciso e la palla lamisce il palo alla destra di Frey.

E’ un Maxi ribaltone: le occasioni sciupate non fanno perdere d’animo i nerazzurri che vogliono cercar ci capitalizzar al meglio lo stato confusionale dei rossoblu e, tenta e ritenta, il ribaltone arriva in chiusura di primo tempo: Denis difende bene palla a centrocampo e lancia ancora Moralez che, in splendida solitudine, entra in area e fulmina dal limite dell’area Frey, in grado soltanto di sfiorare il pallone. 2-1 per i nerazzurri che ribaltano lo svantaggio iniziale dopo una manciata di minuti con un primo tempo-capolavoro e vanno all’intervallo dopo due minuti di recupero in vantaggio sul Genoa.

Ancora una chance: parte senza cambi la ripresa, ma è ancora l’Atalanta a rendersi subito pericolosa con Bonaventura che non finalizza al meglio una buona azione di rimessa e chiama Frey alla grande parata e deviazione in corner. I nerazzurri insistono nella loro gestione del gioco con il Genoa che agisce di rimessa.

Il solito pasticcio: quel che non si può preventivare in un match sin li ordinato, è il classico black-out che finisce per complicarti la vita: da un pallone innocuo lanciato in area, non si intendono Lucchini e Peluso con la disattenzione dei due che viene sfruttata al meglio da Mesto che non si fa pregare due volte e trova il punto del 2-2 al decimo minuto.

Brividi: incassato il gol del pari in maniera a dir poco strana, è la squadra di Malesani a rialzare la testa e cercare di far cambiare nuovamente padrone al match e qualche brivido per i tifosi nerazzurri arriva quando un traversone basso da sinistra di Palacio trova l’impreciso colpo di testa di Rossi che però era solissimo in area sulla destra. Consigli è poi provvidenziale sul colpo di testa di Palacio a ridosso della mezz’ora evitando l’arrivo in corsa del neo entrato Caracciolo pronto a colpire.

Recupero con spreco: pericolo al minuto quarantadue, quando il match sembrava calare di intensità anche grazie alla complicità del caldo, quando un traversone di Antonelli trova la testa di Caracciolo che manda alto sulla traversa. Colantuono regala la passerella a Moralez ed inserisce Gabbiadini (inseriti anche nella ripresa Carmona e Bellini per Capelli) nel finale puntando a mantenere la palla e badando al sodo alla ricerca di un pareggio che diventerà realtà dopo quattro minuti di recupero in cui succede davvero un po’ di tutto: Birsa viene espulso nelle file rossoblu per un brutto fallo da dietro su Denis ed è davvero incredibile quel che succede a pochi secondi dal fischio finale quando Gabbiadini consegna sui piedi di un esausto Denis che viene anticipato sul più bello per un gol che avrebbe avuto dell’incredibile. Finisce dunque 2-2, con i nerazzurri che salgono a 5 punti dalla superficie ed iniziano il torneo con un pareggio molto importante e persino con qualche rammarico. Avanti così, la strada è lunga ma, si sa, chi ben comincia…




L’AlbinoLeffe ci ha preso gusto:

bis di Cocco e K.O. anche il Modena

Seconda vittoria di fila per i seriani che superano anche il Modena e conquistano la prima vittoria interna in campionato: partita equilibrata con le emozioni tutte nella ripresa: segna Cocco in avvio, pareggia Bernacci per gli ospiti a ridosso della mezz’ora, ma pochi minuti più tardi è ancora il bomber sardo a riportare avanti la squadra di Fortunato che conquista così il secondo successo consecutivo e sale sino al sesto posto in classifica.

L'esultanza dei seriani: con il Modena arriva un'altra vittoria

Bergamo: seconda vittoria di fila per l’AlbinoLeffe che ha liquidato in casa il Modena con il risultato di 2-1. Grande protagonista del match si è rivelato bomber Cocco, autore di una doppietta e già autore di quattro gol stagionali nel campionato di serie B (capocannoniere con Immobile del Pescara). È lui il trascinatore del primo scorcio di torneo.

In classifica c’è da registare una confortante sesta posizione che sicuramente consentirà alla squadra allenata da Fortunato di lavorare con grande serenità. Intanto c’è da segnalare un gioco di buon livello e una difesa che non ha mantenuto nemmeno stavolta l’inviolabilità, ma ha comunque offerto un rendimento discreto.

Il primo tempo si rivela abbastanza equilibrato, anche se è l’AlbinoLeffe a costruire la palla-gol più limpida al 27′ pt, quando, su corner da sinistra, Piccinni interviene quasi in spaccata calciando verso la rete da distanza ravvicinata e Caglioni sfodera una straordinaria parata negando il gol al difensore centrale seriano.

Nella ripresa le tre reti che decidono il match con l’AlbinoLeffe in gol al 2′ st per l’1-0 con Cocco, pareggio del Modena al 23′ st con Bernacci e definitivo 2-1 seriano al 33′ st ancora con Cocco per una vittoria, la prima casalinga del 2011/’12, indubbiamente meritata.

IL TABELLINO:

ALBINOLEFFE-MODENA 2-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 2′ st Cocco, 23′ st Bernacci, 33′ st Cocco

ALBINOLEFFE (4-4-1-1): Tomasig; Daffara, Malomo, Piccinni, Cristiano; Pacilli (27′ st Cisse), Hetemaj, Previtali (36′ st Salvi), Foglio (6′ st Laner); Girasole; Cocco – In panchina: Offredi, D’Aiello, Regonesi, Torri – All.: Fortunato

MODENA (4-3-3): Caglioni; Milani (25′ st Bassoli), Diagouraga, Perna, Rullo; D. Dalla Bona, Giampà (22′ st De Vitis), Ciaramitano; Gilioli (12′ st Fabinho), Bernacci, Carraro – In panchina: Guardalben, Carini, Spezzani, Oliveira – All.: Bergodi

ARBITRO: Mariani di Aprilia

NOTE: spettatori 1.700 circa – ammoniti Daffara, Laner, Diagouraga, Ciaramitano, Giampà e Perna – angoli 7-4 per l’Albinoleffe – recupero 2’+5′

LA VIDEOSINTESI (seriebwin.tv)

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AlbinoLeffe, la favola può continuare:

i seriani restano in B, cose dell’altro… Mondo

PLAYOUT GARA DI RITORNO: i seriani conquistano la salvezza pareggiando 2-2 contro il Piacenza che, dopo vent’anni, retrocede in Prima Divisione. Grande primo tempo degli uomini di Mondonico che con le reti di Girasole e Grossi confezionano il doppio vantaggio su cui costruire le proprie fortune in una ripresa che inizia con il penalty di Cacia che dimezza le distanze ed il forcing ospite che mette a dura prova la difesa seriana che sbanda alla mezz’ora regalando a Guzman la palla del 2-2 ma non concederà ulteriori scivoloni e conquisterà così una salvezza figlia anche delle scelte di mister Mondonico che, dopo aver vinto la malattia alcuni mesi fa, regala alla squadra del presidente Andreoletti l’ennesima salvezza-capolavoro.

Paolo Grossi realizza lo spettacolare gol del raddoppio dell'AlbinoLeffe

Bergamo: novanta minuti per incanalare il destino di una favola al bivio tra la sopravvivenza e una fine non cetro lieta. Mondonico e l’AlbinoLeffe vanno a caccia dell’ennesima salvezza che, per una squadra dal bilancio pari ad un terzo di quella delle big del torneo, avrebbe il sapore dell’ennesima impresa. Ironie della sorte e scherzi del destino ci propongono Armando Madonna sulla strada dei seriani: lui, che con la squadra celeste ha sfiorato la serie A perdendo la finale contro il Lecce, ora è in cerca dello sgambetto per mandare all’inferno la sua ex squadra e salvare dal baratro un Piacenza che, da oltre vent’anni, milita in maniera continuata tra cadetteria ed alcune comparizioni in serie A.

Prezzi stracciati: grazie alla politica adottata dalla società, è discreto il colpo d’occhio che si presenta al Comunale con la gente che accorre in discreto numero per spingere Bombardini e compagni. Nutrito anche lo spicchio dedicato ai tifosi ospiti del Piacenza, accorsi dall’Emilia in terra orobica.

Splende il Girasole: partenza piuttosto equlibrata del match con i seriani che controllano bene il gioco e provano con maggiore insistenza ad avvicinarsi alla area di rigore del Piacenza che sembra piuttosto sorpreso in avvio. Al decimo minuto la squadra di Mondonico capitalizza al meglio il positivo avvio di match sfruttando al massimo il pallone lanciato in area da una punizione battuta da Passoni per offrire a Previtali un gustoso pallone che va soltanto appoggiato in mezzo e l’accorrente Girasole mette in rete da due passi il gol del vantaggio seriano. Seconda rete stagionale per il giovane ragazzo del vivaio dell’Atalanta (il primo l’aveva messo a segno a Reggio Calabria).

Pochi rischi: la reazione ospite al gol subito appare poco efficace, la retroguardia seriana appare attenta ai tentativi offensivi della squadra di Madonna che guadagna una punizione da ottima posizione al quarto d’ora ma con la battuta di Guzman impatta sulla barriera e la palla finisce in corner che terminerà con un nulla di fatto. Esce Conteh alla mezz’ora nelle file ospiti per infortunio ed al suo posto Madonna opta per Zammuto mentre è tattico il cambio due minuti dopo con l’ingresso di Piccolo (una punta) in ruolo di Marchi proponendo un Piacenza che, di fatto, presenta in campo quattro punte.

Un cuore… Grossi così!: il cambio tattico sbilancia eccessivamente un Piacenza che ottiene l’effetto contrario dall’innesto di una punta in più: il minuto è il numero trentaquattro e la ripartenza dell’AlbinoLeffe è micidiale con ancora Girasole a lanciare in ripartenza Grossi che lascia partire una bellissima conclusione dal limite che si va ad infilare nell’angolino e proiettando i seriani sul 2-0 per la grande gioia dei tifosi celesti del Comunale. Sull’onda dell’entusiasmo, la squadra di Mondonico tenta ancora un paio di folate in area avversaria ma stavolta senza creare importanti pericoli per la difesa piacentina. Gli ospiti ripartono con velocità e la qualità delle punte è cosa da non sottovalutare, lo testimonia la conclusione da fuori di Cacia poco prima del quarantesimo che viene deviata di un nulla sopra la traversa con gli ospiti che guadagnano un paio di corner che si riveleranno però infruttiferi per i ragazzi di Madonna. Un minuto di recupero ed il primo tempo va in archivio con l’AlbinoLeffe avanti di due gol.

Punge Cacia: avvio di ripresa e gli ospiti partono a tutta, come da logica, e l’AlbinoLeffe non sfrutta una buona ripartenza di Grossi che si inceppa a tu per tu con il portiere ma subisce, anzi, il rigore che l’arbitro concede agli ospiti al secondo minuto per una trattenuta di Piccinni in area su Cacia che va a realizzare dal dischetto il gol che dimezza lo svantaggio con i seriani che devono fare molta attenzione a disattenzioni difensive che possono a volte costare caro. Nuovo pericolo all’ottavo per i seriani, il cross di Cacia non trova la deviazione vincente di un nulla. La risposta seriana arriva da corner battuto da Previtali e colpo di testa da posizione non facile di Piccinni, con la palla che finisce alta di poco. All’undicesimo tocca poi a Regonesi su punizione chiamare il portiere Cassano alla grande parata che nega la gioia della terza rete alla squadra di Mondonico.

Sotto assedio: il momento è delicato per i seriani che devono ad ogni costo sventare i tentativi di assedio degli avversari in questi momenti che sono cruciali per il destino di ambo le squadra. Il Piacenza insiste nel suo forcing proponendo traversoni in area e guadagnando corner, mentre l’AlbinoLeffe risponde con buone ripartenze, affidandosi alla qualità di Bombardini e cercando di tenere il più lontano possibile la palla dalla propria propria aera di rigore. Proteste seriane al ventunesimo per un contatto sospetto e Previtali che reclama il penalty che l’arbitro non concede; sul capovolgimento di fronte Cacia guadagna una posizione a pochi metri dalla lunetta dell’area di rigore che Guzman spedisce alle stelle prima di uscire per far posto a Guerra. Cala leggermente il ritmo del match quando ci si avvicina alla mezz’ora e questo permette ai seriani di tirare il fiato e di guadagnare anche una punizione dal lato sinistro dell’area di rigore che però Regonesi spedisce alta in modo impreciso. Primo cambio per i seriani a pochi passi dalla mezz’ora con Mondonico che si copre ed inserisce Bergamelli per l’autore dell’1-0, Girasole.

Disastro difensivo: l’orologio corre così alla mezz’ora ed il Piacenza, dal nulla, trova in maniera incredibile il punto del pareggio: traversone dalla trequarti destra di Damiano Zenoni, la difesa seriana colpevolmente lascia passare il pallone che arriva a Graffiedi che non si fa pregar due volte e devia sotto la traversa il pallone che riaccende le speranze ospiti. Davvero fatale la distrazione difensiva dei ragazzi di Mondonico che costa il punto del 2-2 ed un finale di gara a dir poco infuocato.

Solo paura: in realtà il forcing finale di un Piacenza già in debito di ossigeno non arriverà, tant’è che i seriani riescono a gestire bene l’ultimo frangente e ripartire in maniera insidiosa senza però trovare il guizzo vincente. Tre minuti di recupero sono l’interminabile conto alla rovescia verso il triplice fischio finale che libera l’urlo del Comunale. E’ ancora serie B per un’AlbinoLeffe che spedisce all’inferno il Piacenza e prosegue la sua favola conquistando l’ennesima ed incredibile salvezza che regala ai seriani il proseguimento di una favola che vede l’ennesimo lieto fine della sua storia.

Emiliano Mondonico, per il mister di Rivolta l'ennesima impresa in terra seriana

La doppia vittoria del Mondo: ha vinto la partita può difficile, quella della grave malattia che l’ha costretto a lasciare per qualche giornata, poi si è seduto di nuovo sulla sua panchina ed Baffo di Rivolta ha completato il suo capolavoro conducendo il travagliato campionato seriano in porto con la splendida salvezza conquistata all’ultimo respiro ma ancora più bella perchè figlia del suo modo di vivere il calcio il maniera limpida e umana. Non si sa se vorrà o meno continuare, ma i tifosi seriani non dimenticheranno mai quanto fatto da questo signore con i baffi per questa società.

IL TABELLINO:

ALBINOLEFFE-PIACENZA 2-2 (primo tempo 2-0)

RETI: 10′ pt Girasole, 34′ pt Grossi, 4′ st rig. Cacia, 31′ st Graffiedi

ALBINOLEFFE (4-3-2-1): Layeni; C. Zenoni, Lebran, Piccinni, Regonesi; Previtali, Passoni, Girasole (27′ st Bergamelli); Grossi (35′ st Cisse), Bombardini (42′ st Foglio); Cocco – In panchina Offredi, Luoni, Sala, Torri – All.: Mondonico

PIACENZA (4-3-1-2): Cassano; D. Zenoni, Conteh (30′ st Zammuto), Rickler, Anaclerio; Marchi (33′ pt Piccolo), Cofie, Bianchi; Guzman; Cacia, Graffiedi – In panchina: Donnarumma, Avogadri, Volpi, Mandorlini – All. Madonna

Arbitro: Guida di Torre Annunziata.

Note: spettatori 6mila circa – gara di andata: Piacenza-AlbinoLeffe 0-0 – L’AlbinoLeffe conquista la permanenza in serie B in virtù del miglior piazzamento durante la stagione regolare ed il vantaggio negli scontri diretti

LA VIDEOSINTESI DI SKY:

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AlbinoLeffe, la vittoria non basta:

si va ai playout contro il Piacenza

La squadra di Mondonico supera il Siena ma le contemporanee vittorie delle squadre davanti costringono i seriani allo spareggio contro il Piacenza dell’ex Madonna per evitare di finire nel baratro della Prima Divisione – Gara noiosa per un tempo quella contro il Siena, poi il cambio di rotta nella ripresa con la rete di Grossi nel finale che regala una vittoria di prestigio che serve solo ad avere un piazzamento migliore del Piacenza nello spareggio-salvezza la cui andata si disputerà sabato 4 al Garilli con return match sette giorni più tardi a Bergamo.

La rete di Grossi realizzata nel finale dai seriani

Bergamo: l’AlbinoLeffe ha superato il Siena per 1-0 in casa con una rete nei minuti finali (39′ st) di Grossi, ma è stata una vittoria inutile perché i seriani dovranno disputare i playout, da quintultimi e dunque in una posizione di favore, contro il Piacenza per evitare la retrocessione.

Ciò significa che ai blucelesti saranno sufficienti due pareggi (e non c’è la regola del valore doppio dei goi segnati in trasferta a parità di reti realizzate) per conquistare la salvezza a spese della compagine di mister Madonna.

L’AlbinoLeffe ha piegato in trasferta il team emiliano nell’ultima trasferta, ma nei playout (sabato 4 giugno andata a Piacenza, sabato 11 ritorno a Bergamo) il Piacenza riavrà diversi giocatori fondamentali, come bomber Cacia e i due centrali difensivi, che avevano saltato il recente scontro diretto.

Dopo un primo tempo assolutamente anonimo, la squadra allenata da Mondonico ha disputato una ripresa più determinata e grintosa segnando con il suo giocatore più in forma, ovvero Grossi, ma ormai il destino seriano era già segnato perché Cittadella, Ascoli e Sassuolo stavano già vincendo fin dal primo tempo e hanno dilagato.

Grossi (l’unico che si è elevato dalla sufficienza) ha fulminato il portiere della Primavera senese Iacobucci al 39′ st con una precisa conclusione sottomisura su assist di Cocco. Come notizie negativa da segnalare l’infortunio di Bergamelli nel quarto d’ora finale: per lui si parla di sospetta distorsione al ginocchio destro.

IL TABELLINO:

ALBINOLEFFE-SIENA 1-0

RETE: 39′ st Grossi

ALBINOLEFFE (4-4-2): Layeni; Lebran (20′ st Torri), Piccinni, Bergamelli (33′ st Mingazzini), Regonesi; Zenoni, Previtali, Luoni, Bombardini; Grossi, Cocco (42′ st Martinez) – In panchina: Tomasig, Foglio, Cia, Cisse – All.: Mondonico

SIENA (4-4-2): Farelli  (30′ st Iacobucci); Cacciatore, Ficagna, Rossi, Del Grosso (20′ st Brandao); Sestu, Carobbio, Vergassola, Troianello (35′ st Genevier); Caputo, Brienza – In panchina: Checci, Bolzoni, Soudant, Reginaldo – All.: Conte

Arbitro: Calvarese di Teramo

Note: gara di andata: Siena-AlbinoLeffe 2-1 – spettatori 4 mila circa – angoli 7-2 per l’AlbinoLeffe – recupero 0′ e 8′




Atalanta, il pari basta e avanza:

1-1 a Grosseto, i campioni siamo noi!

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Simone Tiribocchi esulta a modo suo dopo la rete dell'1-0

Pari in terra toscana per i nerazzurri nell’ultima giornata di campionato: alla rete di Tiribocchi nel finale di primo tempo risponde nella ripresa Caridi ad una manciata di minuti dalla fine. Il risultato (complice la vittoria dell’AlbinoLeffe sul Siena) consegna ai nerazzurri il primo posto in campionato con grande gioia degli oltre trecento tifosi giunti allo stadio Zecchini – La squadra verrà premiata questa sera a Bergamo allo stadio Comunale con la consegna della coppa che metterà negli annali la vittoria nerazzurra del campionato di serie B 2010/2011

Grosseto: ultimo giorno di scuola, epilogo vicino per il campionato cadetto di un’Atalanta che ha già raggiunto con ampio anticipo il proprio obiettivo raggiungendo la matematica promozione in serie A tre settimane orsono nella gara contro il Portogruaro e che si appresta oggi a concludere la stagione in quel di Grosseto contro la locale formazione toscana che ha anch’essa conquistato l’aritmetica salvezza la scorsa settimana. Sfida balneare (o quasi) con gli occhi puntati a quel primo posto che i nerazzurri vogliono difendere dall’assalto del Siena, oggi di scena a Bergamo sul campo dei un AlbinoLeffe che invece la salvezza deve ancora raggiungerla e vuole assolutamente evitare la coda dei playout.

A chi va la coppa?: già, perchè il vero motivo di stimolo per Atalanta e Siena è quella coppa assegnata alla vincitrice del torneo cadetto e che, in caso di esito positivo, i nerazzurri festeggeranno al Comunale mentre in caso contrario prenderà la via del capoluogo toscano. A Doni e compagni basta una vittoria per essere certi di vincere in campionato, in caso di pareggio bisogna augurarsi che il Siena non vinca a Bergamo mentre in caso di sconfitta per i nerazzurri bisogna sperare in altrettanta sorte per gli uomi di Conte.

Che caldo: clima balneare sugli spalti dello Zecchini di Grosseto, folto il gruppo di supporters atalantini giunti in terra toscana (circa trecento) in una giornata davvero calda. Meno infuocato è invece il clima in campo tra le due squadre che cercano di ravvivare il match senza dar fondo a tutte le loro energie con i nerazzurri che in avvio si rendono pericolosi con una ghiotta occasione sciupata da Delvecchio (conclusione fuori di un soffio da buona posizione) e reclamando un rigore dopo un quarto d’ora quando Pettinari da sinistra serve in area Madonna che è strattonato visibilmente da Federici, ma l’arbitro Palazzino non concede il tiro dal dischetto ai nerazzurri. Come già scritto, le due squadre non sembrano dannarsi l’anima e giocano al piccolo trotto, non c’è assolutamente nulla di significativo da segnalare sul taccuino del cronista per almeno una ventina di minuti dopo la mancata concessione del penalty ai nerazzurri. Si arriva così a ridosso del quarantesimo ed i padroni di casa inventano, dal nulla generale, un’ottima occasione per passare e solo il palo colpito dalla conclusione rasoterra da fuori area di Mora salva Frezzolini dal gol con la complicità della strana traiettoria della palla che scorre sulla linea di porta e non finisce nel sacco.

Ci pensa il Tir: l’Atalanta decide di accendere la luce a ridosso della sirena del primo tempo e trova il guizzo giusto con il Tir che sblocca il risultato dello Zecchini: combinazione da Doni e Tiribocchi che smista palla a destra a Madonna, traversone e perentorio colpo di testa del Tir atalantino che infila l’incrocio dei pali alla sinistra di Narciso con la difesa del Grosseto che appare decisamente ferma. Un minuto più tardi l’arbitro manderà tutti negli spogliatoi con i nerazzurri che vanno al riposo quindi avanti di un gol.

Il gol dell'1-1 del Grosseto realizzato da Caridi

Frezzolini c’è: ripresa che si apre con la conclusione da fuori di D’Alessandro che finisce alta sulla traversa e la levata di scudi del portiere nerazzurro Frezzolini che è bravo ad intervenire sul missile su punizione di Mora e neutralizza la minaccia. Al quarto d’ora si fanno vedere i nerazzurri dove l’assist con un pallonetto di Doni in area per Delvecchio, è salvato in extremis da Narciso. Un po’ come nella prima frazione, anche nella ripresa il match ripiega su se stesso e perde di intensità nella seconda parte con le due squadre che faticano a far vedere bel gioco con i padroni di casa che vanno a ritmo alternato alla ricerca del pari ed i nerazzurri che puntano ad addormentare il match.

Graffia Caridi: la coincidenza strana del minuto trentotto vede giungere in terra toscana la notizia della rete dell’AlbinoLeffe sul Siena ed il contemporaneo guizzo vincente del Grosseto che trova la rete del pareggio dopo non averlo nemmeno cercato con troppa insistenza: assist in verticale sulla sinistra di Consonni per Caridi che fulmina Frezzolini con un diagonale rasoterra e l’ex giocatore del Mantova porta il match in equilibrio sull’1-1.

Campioni!!: cinque minuti di recupero separeranno poi le due squadre dal fischio finale e la consacrazione della vittoria del campionato di serie B 2010/2011 di un’Atalanta che chiude a quota settantanove in classifica, quanto basta per tenersi dietro il Siena di due punti e mettere le mani questa sera a Bergamo sulla coppa che verrà consegnata ai nerazzurri per la vittoria del torneo cadetto.

Grazie: piccola parentesi a chiusura della mia ennesima stagione di lavoro per il mio sito, ma anche per la collaborazione con lo staff di Atalantini.com a cui va il mio più sentito ringraziamento per l’ennesima opportunità di scrivere per il loro prestigioso portale i racconti delle trasferte dell’Atalanta e la visibilità che viene offerta a chi vi scrive ed al mio piccolo sito. Un grosso abbraccio anche a tutti i lettori che, per l’ennesima stagione, hanno avuto il duro compito di sopportare le mie lunghe cronache dei viaggi vicini e lontani di un’Atalanta che è tornata in serie A per la gioia di tutti quanti noi. Una squadra di serie A, per tifosi e lettori da massima serie: grazie a tutti!

da Doni e Tiribocchi che smista palla a destra a Madonna, traversone e perentorio colpo di testa di Tiribocchi che infila l’incrocio dei pali alla sinistra di Narciso. Difesa del Grosseto ferma.



L’Atalanta scatta, il Cittadella la rimonta:

un pareggio prima della grande festa

Alti e bassi per i nerazzurri nell’ultima partita interna al Comunale della stagione: grande festa sugli spalti e la squadra di Colantuono passa a metà primo tempo con Troest e raddoppia subito in avvio di ripresa. Quando la gara sembra ormai chiusa il Cittadella riesce a tornare in partita con un rigore di Piovaccari poco dopo la metà della ripresa e, due minuti più tardi, centrano il clamoroso 2-2 con l’ex Gabbiadini. L’Atalanta resta prima in classifica attendendo il risultato del Siena che ci dirà molto in chiave primo posto del campionato cadetto.

Festa per Magnus Troest, autore del gol dell'1-0

Bergamo: il sabato nerazzurro destinato a durare sino a tarda notte ove la festa nerazzurra celebrerà il ritorno nella massima serie di Doni e Compagni parte dal primo pomeriggio con l’ultimo match casalingo stagionale della truppa di Colantuono che riceve il Cittadella di Foscarini in cerca di punti per dare ossigeno verso la volata salvezza dei padovani.

Ancora turnover: Colantuono opta nuovamente per un ampio turnover dando ossigeno a chi ha giocato meno e cercando motivazioni nell’ampia panchina nerazzurra. Spazio dunque a Frezzolini tra i pali, Troest in difesa, Ceravolo in mezzo e Marilungo la davanti: nomi che, in panchina, sono veri e propri lussi per la categoria. Il Cittadella si affida invece alle qualità di Piovaccari e l’ex Gabbiadini per andar a caccia di un risultato positivo a Bergamo.

Coreografia da urlo: all’ingresso delle squadre in campo il Comunale si trasforma in un’unica bandiera nerazzurra

La coerografia al Comunale all’ingresso delle squadre in campo

grazie ai cartoncini consegnati all’ingresso di tutti i settori colorati di nero e azzurro e con un A stampata nel mezzo. Un colpo d’occhio davvero eccezionale.

Magnus goleadorum: emozioni sostanzialmente ridotte per la prima parte del match con un immediato tentativo di Ceravolo al primo minuto e due azioni del Cittadella con Bellazzini (tiro fuori di poco) e Piovaccari (dribbla il portiere Frezzolini, ma calcia sull’esterno della rete da posizione leggermente defilata. Determinante l’intervento del portiere che riesce a sfiorare la palla deviandola in corner) animano così il primo quarto d’ora di un match che scende di adrenalina fino al ventunesimo quando i nerazzurri decollano col la rete del vantaggio: corner da destra di Pettinari, uscita a farfalle di Pierobon e Troest infila di testa in bella elevazione con la porta sguarnita. Acquisito il vantaggio, la truppa di Colantuono insiste con due belle conclusioni di Pettinari (entrambe parate da Pierobon) ed un colpo di testa di Marilungo nei minuti finali del primo tempo che sorvola la traversa. La risposta ospite è affidata ad una girata in chiusura dell’ex Gabbiadini che viene angolata dalla chiusura provvidenziale di Capelli. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude con l’Atalanta avanti di una rete.

Guido io, segni tu: partenza lanciatissima della ripresa per l’Atalanta che raddoppia al secondo minuto grazie alla bellissima rete di Marilungo che, smarcato da un lungo lancio di Ceravolo e probabilmente tenuto in posizione regolare da Magallanes al centro, fredda Pierobon con un pallonetto dal limite dell’area. Aria sempre più di festa al Comunale dopo il raddoppio atalantino con la ola che parte lungo tutti i settori dello stadio.

Il penalty ospite del 2-1 realizzato da Piovaccari

Citta Alta, Citta…della: un match che sembrava destinato a non regalare più emozioni trova invece il grido ospite che fa sentire la propria voce e riesce in maniera quasi incredibile a riequilibrare la situazione nell’arco di una manciata di secondi. Già, perchè è nello spazio di due minuti che il Cittadella costruisce quanto sin li non aveva fatto con la difesa nerazzurra che pecca decisamente di qualche distrazione di troppo. Al quarto d’ora gli ospiti guadagnano un calcio di rigore per una trattenuta in area di Capelli che viene punita con il tiro dal dischetto che Piovoccari non fallisce dimezzando le distanze. Nemmeno il tempo di aggiornare lo score sul tabellone che gli ospiti trovano l’incredibile occasione che porta al 2-2: dormita colossale di Troest sullo scatenato Piovaccari che scarica al centro per l’ex Gabbiadini che ha gioco facile facile nell’infilare a porta sguarnita il punto del rocambolesco 2-2.

Armistizio finale: raggiunto il pari, che per gli ospiti equivale ad oro colato, la girandola dei cambi non produce grandissimi effetti ed il sostanziale gioco a non farsi male dell’ultima frazione della ripresa è la sostanziale immagine di un’Atalanta ormai quasi in vacanza ma che vuol strizzare ancora l’occhio alle molte possibilità di concludere da vincitrice il torneo cadetto e di un Cittadella che vede crescere sempre più le proprie speranze di salvezza.

Grazie Fabio, Carlo e Denise: decida parsonale ai miei tre compagni di avventura che mi hanno accompagnato per Bergamo dal primo pomeriggio di ieri, sino a tarda notte al termine della magica serata nerazzurra. A Fabio, Carlo e Denise che con la loro simpatia e compagnia mi hanno trascinato in una giornata davvero unica ed indimenticabile va il mio più sentito e sincero ringraziamento: questa è davvero gente di serie A!

Festa nerazzurra a fine gara: i giocatori sfilano per il campo in compagnia dei loro figli




Atalanta capolista e spietata: tre gol spingono l’AlbinoLeffe verso il baratro

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Giacomo Bonaventura, con due gol, mette la sua firma sul derby

Niente sconti dalla nuova capolista ad un AlbinoLeffe sempre più nei guai: vince la squadra di Colantuono dopo un gran primo tempo dove con la doppietta di Bonaventura ed il gol dell’ex Ruopolo taglia le gambe ad un AlbinoLeffe che rientra in gioco in chiusura di primo tempo con la rete di Grossi e ci crede nel finale di gara quando la rete di Torri ridà speranza alla squadra di Mondonico che precipita al quart’ultimo posto e vede sempre più lontane le speranze di salvezza. I nerazzurri staccano invece il Siena e salgono al comando solitario del torneo cadetto.

Bergamo: il derby è derby, ma questo è davvero un derby? Stracittadina di sicuro, entrambe le squadre appartengono alla stessa città ma, volendola ben vedere, AlbinoLeffe-Atalanta è una sfida dagli stessi dialetti ma ben lontana a quello che è, per esempio, il sentitissimo derby con il Brescia. Tant’è che i paradossi del calcio portano persino alcuni tifosi atalantini (ne abbiamo già scritto in settimana) ad augurarsi che a prevalere siano le necessità di classifica e di far punti della banda di Mondonico che, mai come oggi, ha necessariamente bisogno di portar fieno in cascina per una classifica drammaticamente brutta, con i seriani invischiati in piena lotta playout contro un’Atalanta che ha fatto festa settimana scorsa (e lo farà anche questo sabato nella grande notte nerazzurra dopo la gara con il Cittadella) e vuol cercare di tornare in vetta da sola dopo lo scivolone di venerdì ad Ascoli.

Turnover ed emergenza: sicuramente Colantuono ha deciso di optare per un ampio turnover dando spazio a chi ha giocato meno e concedendo riposo a gente come Doni, Barreto e Carmona per citarne qualcuno e dando spazio ai vari Ceravolo e Pettinari del caso. Emergenza in ogni reparto invece per Mondonico che deve a far meno di molti giocatori tra squalifiche ed infortuni e si affida all’ex Bombardini per dare esperienza in attacco dove la punta è Torri la davanti a cercare di far male alla difesa atalantina.

Jack scatta subito: nemmeno il tempo di metabolizzare l’aria del derby e l’Atalanta spacca subito l’equilibrio andando in gol dopo soli cinque minuti: traversone dalla trequarti destra di Delvecchio e perentoria e zuccata vincente di Bonaventura , in agguato davanti alla porta che brucia una difesa seriana a dir poco addormentata. Sfiora subito il pareggio l’AlbinoLeffe che, un minuto più tardi va vicino al pari con Grossi che colpisce l’esterno della rete dopo una bella incursione in area atalantina.

Altro che regali: chi si aspettava un’Atalanta in vena di regali rimarrà deluso almeno per quanto visto dopo la rete di Bonaventura con i nerazzurri che continuano nelle loro fiammate che si rivelano però letali: poco dopo il quarto d’ora punizione dalla trequarti sinistra di Bonaventura ed è Ruopolo a saltare più in alto di tutti deviando la palla di testa nell’angolino e sorprendendo Tomasig per l’ennesimo gol alla sua ex squadra. In poco più di un quarto d’ora il derby per la truppa di Mondonico sembra una montagna insormontabile.

Fantasmi seriani: non corre particolari pericoli l’Atalanta e può gestire al meglio il vantaggio anche perchè l’AlbinoLeffe visto fino a quel momento appare tutto, furchè una squadra che debba salvarsi. Più che buona volontà e grinta, sulle maglie seriane appare il fantasma di una disarmante rassegnazione.

Jack infierisce: la sintesi dell’impotenza seriana contro la qualità nerazzurra è l’immagine di un match che vede la forza della disperazione celeste contro la tranquillità della squadra di Colantuono che, nuovamente, può colpire alla prima occasione a ridosso dell’intervallo. Il gol del 3-0 nerazzurro arriva al minuto quarantadue grazie al cross da sinistra di Pettinari, colpo di testa di Delvecchio, Tomasig respinge goffamente, ma Bonaventura è ancora lesto ad inserirsi ed infilare il portiere seriano con un diagonale rasoterra.

Lumicino Grossi: incassato il gol che sembra essere la pietra tombale sul match, l’AlbinoLeffe ha la forza di trovare il punto che riaccende una minima speranza nel minuto di recupero del primo tempo con la punizione a due concessa per fallo su Bombardini e Regonesi offre un assist rasoterra per Grossi che fulmina Consigli con un preciso sinistro che fa finire il primo tempo sul 3-1 per i nerazzurri e riaccende una minima speranza nei tifosi seriani.

Carica seriana: la rete della speranza siglata da Grossi propone un AlbinoLeffe diverso nella ripresa che va subito alla ricerca di quel gol che riaprirebbe i giochi: al settimo un cross rasoterra da sinistra di Bombardini viene salvato in corner da Basha; al quarto d’ora tocca a Bombardini calciare da fuori area ma peccare di mira imprecisa. L’Atalanta non sta a guardare, e per i nerazzurri nascono ottime chance in contropiede prima con Ceravolo (subentrato a Ruopolo), poi con Marilungo ma in entrambi i casi la mira è un optional per entrambi.

Torri di speranza: la partita vira nuovamente alla mezz’ora quando l’AlbinoLeffe trova il punto che riporta i seriani ad un gol dai nerazzurri: il gol arriva dalla bella azione in area sulla destra di Grossi che crossa e Torri incorna in rete da distanza ravvicinata riaprendo i giochi e riportando in quota i seriani.

Brividi finali: con la forza del cuore più che della lucidità i seriani vanno all’arrembaggio (Mondonico inserirà anche Cocco dopo Cissè nel finale) ma senza riuscire davvero a creare seri pericoli dalle parte di Consigli e sono anzi i nerazzurri a sfiorare il poker nel finale con un paio di chance clamorose capitate a Ferreira Pinto prima e Bonaventura poi, ma il risultato non varierà più nemmeno dopo cinque minuti di recupero che regalano la vetta e l’ennesimo derby ad un’Atalanta convincente anche con le sue seconde linee.

Vittoria vicina: i nerazzurri staccano così il Siena di tre lunghezze ed andranno alla ricerca già sabato della possibile vittoria del campionato davanti ai propri tifosi (serve battere il Cittadella e sperare che il Siena non vinca…) per poter celebrare al meglio la notte nerazzurra programmata dalla società insieme a tutti i suoi tifosi per le vie di Bergamo.

Rassegnazione seriana: stati d’animo opposti in riva al Serio: in casa AlbinoLeffe la sensazione è quella di una rassegnazione sempre più evidente. Con Piacenza e Siena ci si gioca le residue speranze di conquistare almeno i playout che, ad oggi, non sono nemmeno così scontati se questa squadra non imparerà a giocare le partite per novanta minuti senza dover regalare sempre un tempo agli avversari. Ma la favola seriana rischia davvero di essere all’epilogo del suo incredibile viaggio: è la nota stonata di una serata davvero divertente.