Serie A, i risultati dopo la 2a giornata

I RISULTATI:

Venerdì 27 agosto

Ore 18:30

Udinese- Venezia 3-0: 29’ Pussetto, 70’ Deulofeu, 93′ Molina

Ore 20:45

Verona-Inter 1-3: 15’ Ilic, 47’ Lautaro Martinez, 83’ e 94’Correa

Sabato 28 agosto

Ore  18:30

Atalanta-Bologna 0-0

Lazio-Spezia 6-1: 4’ Verde, 5’, 15′ e 47’ Immobile, 47’ Anderson, 70’ Hysaj, 85’ Luis Alberto

Ore 20:45

Fiorentina-Torino 2-1: 41’ Gonzalez, 70’ Vlahovic, 89’ Verdi

Juventus-Empoli 0-1: 21’ Mancuso

Domenica 29 agosto

Ore 18:30

Genoa-Napoli 1-2: 39’ Ruiz, 69’ Cambiaso, 84’ Petagna

Sassuolo-Sampdoria 0-0

Ore 20:45

Milan-Cagliari 4-1: 12’ Tonali, 15’ Deiola, 17’ Leao,  24’ e 43’ Giroud

Salernitana-Roma 0-4: 48’ e 79′ Pellegrini, 52’ Veretout, 69’ Abraham

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Lazio 2 2 0 0 9 2 +7 6
2 Inter 2 2 0 0 7 1 +6 6
3 Roma 2 2 0 0 7 1 +6 6
4 AC Milan 2 2 0 0 5 1 +4 6
5 SSC Napoli 2 2 0 0 4 1 +3 6
6 Udinese 2 1 1 0 5 2 +3 4
7 Bologna 2 1 1 0 3 2 +1 4
8 Sassuolo 2 1 1 0 3 2 +1 4
9 Atalanta 2 1 1 0 2 1 +1 4
10 Fiorentina 2 1 0 1 3 4 -1 3
11 Empoli 2 1 0 1 2 3 -1 3
12 Juventus 2 0 1 1 2 3 -1 1
13 Sampdoria 2 0 1 1 0 1 -1 1
14 Cagliari 2 0 1 1 3 6 -3 1
15 Spezia 2 0 1 1 3 8 -5 1
16 Torino 2 0 0 2 2 4 -2 0
17 Verona 2 0 0 2 3 6 -3 0
18 Salernitana 2 0 0 2 2 7 -5 0
19 Genoa 2 0 0 2 1 6 -5 0
20 Venezia 2 0 0 2 0 5 -5 0



L’Atalanta va in bianco all’esordio in casa: con il Bologna finisce 0-0

SERIE A, SECONDA GIORNATA

ATALANTA-BOLOGNA 0-0: LA DEA NON SFONDA IL MURO FELSINEO

Bergamo: l’Atalanta non va oltre il pareggio in casa contro il Bologna, interrompendo una striscia di sette vittorie consecutive interne contro i rossoblù: il punto fa salire così entrambe le squadre a 4 punti in classifica ed evidenzia nuovamente le difficoltà nell’andare a segno dei nerazzurri in queste prime giornate di campionato. La Dea nella ripresa sfiora più volte il vantaggio ma manca sempre l’ultimo passaggio ai ragazzi del Gasp. Un Bologna coperto e ordinato può così strappare il pari.

GASP PUNTA SU ILICIC-MURIEL: mister Gasperini sceglie a sorpresa di escludere il nuovo acquisto Demiral in difesa, rilanciando Toloi, al rientro dalla squalifica, così come Freuler in mediana. In attacco gli stessi uomini di Torino, ma con una disposizione diversa: Malinovskyi trequartista alle spalle di Ilicic e Muriel. Pessina solo in panchina, come l’ultimo arrivato Zappacosta. Nel Bologna assenti Soriano e Schouten per squalifica, Mihajlovic schiera il giovane Kingsley dal 1’ a centrocampo, affidandosi a Orsolini, Arnautovic e Sansone davanti. L’ex Barrow è l’escluso eccellente.

CHE RISCHIO IN AVVIO: pronti, via e al terzo Orsolini, dopo uno svarione di Djimsiti (buco sul cross di Sansone), sballa la conclusione a colpo sicuro col destro. Subito dopo, la replica nerazzurra, col sinistro di Malinovsky, ben servito da Muriel, che sibila di un soffio a lato sulla sinistra di Skorupski.

MATCH EQUILIBRATO: all’undicesimo Ilicic offre una soluzione in fotocopia: Skorupski pare battuto, ma la palla si perde sul fondo. E’ un’Atalanta diversa da quella vista a Torino una settimana fa, soprattutto sul piano del ritmo, anche se manca ancora il brio dei tempi migliori negli ultimi sedici metri. Il Bologna invece tiene sorprendentemente botta dietro, cercando poi di saltare la mediana con il lancio lungo su Arnautovic, cliente scomodo anche per il buon Palomino dell’ultimo periodo. Alla mezz’ora Skorupski è reattivo nel respingere la botta in diagonale di Gosens: poco altro da segnalare in un primo tempo che si chiude dopo due di recupero.

RIPRESA, ASSALTO STERILE DELLA DEA: nessun cambio all’intervallo e subito Atalanta alla ricerca del vantaggio: al quarto Muriel chiude troppo il destro sul primo palo. Più passano i minuti e più il Bologna si chiude nel suo guscio, consentendo ai padroni di casa di aumentare la loro pressione; Gosens al quarto d’ora calcia fuori col sinistro dal limite. Gasperini prova a cambiare con Pessina al posto di Malinovskyi. Il tema tattico della partita è però ormai tracciato: Atalanta all’arrembaggio e Bologna arroccato a protezione del risultato: proteste nerazzurre al venticinque per un tocco di mani di De Silvestri in area rossoblù che lascia più di qualche dubbio ma il Var però, conferma il non fischio dell’arbitro Orsato.

PRIMO PAREGGIO STAGIONALE: nel finale Maehle prova la soluzione di potenza: alta. Gasp si gioca tutte le sue carte, gettando nella mischia Piccoli e Miranchuk, al posto di Pasalic e un Muriel sottotono ma il muro emiliano traballa un paio di volte (brividi sul sinistro a lato di Pessina e sul disimpegno di Skov Olsen che rischia l’autogol in pieno recupero), ma regge l’urto di una Dea oggi con le polveri bagnate la davanti e che conferma la sua fatica abbastanza sorprendente di questo avvio di stagione a far gol. Finisce 0-0: quel che Torino aveva forse dato in eccesso, oggi gli dei del calcio se lo sono ripresi nella sfida ai felsinei.

IL TABELLINO:

ATALANTA-BOLOGNA 0-0

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maehle (85′ Zappacosta), Pasalic (73′ Miranchuk), Freuler, Gosens; Malinovskyi (64′ Pessina), Ilicic (85′ Lammers); Muriel (73′ Piccoli) – A disposizione: Sportiello, Rossi, Scalvini, Lozato, Pezzella, Demiral, Del Prato – Allenatore: Gasperini

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupsky; De Silvestri, Medel, Bonifazi, Hickey (80′ Soumaoro); Kingsley (60′ Vignato), Dominguez; Orsolini (70′ Skov Olsen), Sansone (80′ Tomiyasu), Svanberg; Arnautovic. A disposizione: Bardi, Binks, Mbaye, Amey, Barrow, Santander, Van Hooijdonk, Cangiano – Allenatore: Mihajlovic

ARBITRO: Orsato di Schio

NOTE: spettatori: 9mila circa – ammoniti: Gosens, Palomino (A), Medel, Sansone, Arnautovic, Hickey, Svanberg (B) – recuperi: 2′ p.t. e 6′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Bologna

PALOMINO MONUMENTALE, MURIEL OGGI GIRA A VUOTO

Una gara all’assalto (specie nella ripresa) per i ragazzi del Gasp che però non bucano il fortino rossoblu. Se da un lato quindi tornano le solite amnesie davanti dove si crea molto ma senza segnare, dietro la difesa brilla specialmente con un Palomino decisamente sopra le righe ed il ritorno di capitan Toloi. Meno bene invece (come dicevamo sopra) davanti dove Muriel non incide e Malinovskyi non è ancora nella forma migliore.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: in questo momento è davvero difficile chiedergli di più. I suoi ci provano in ogni modo ma se manca la precisione al momento decisivo è normale che avversari ordinati e chiusi come il Bologna possano riuscire a portar a casa il pari. Vediamo dopo la sosta se il processo di crescita continuerà, anche perchè poi si inizierà a far sul serio anche con la Champions.

MUSSO s.v.: si gode la sua prima partita a Bergamo e lo fa senza praticamente mai dover fare una parata.

TOLOI 6.5: torna e guida con sicurezza la difesa senza concedere molto agli avversari.

PALOMINO 7.5: semplicemente perfetto! Una partita in cui annienta lo spauracchio Arnautovic e sui palloni alti c’è sempre la sua testa, anche quando deve indossare il turbante a seguito di una testata con un avversario. Grande!

DJIMSITI 6.5: anche per lui ottima copertura, nella ripresa spinge insieme ai compagni cercando invano la via del gol.

MAHELE 6.5: arriva con la lingua di fuori nel finale dopo una comunque ottima partita. Bene (ZAPPACOSTA s.v.: ritorno a casa per lui, secondo esordio in maglia nerazzurra negli ultimi minuti).

FREULER 7: è tornato, e la in mezzo è tutta un’altra musica con maggior gestione del pallone e ripartenze rapide ben orchestrate.

PASALIC 6.5: sempre un po’ sacrificato in un ruolo non suo, ma comunque utile nel recuperare palloni importanti e provare a far ripartire la squadra (MIRANCHUK s.v.: fa vedere davvero poco nonostante giochi per un quarto d’ora abbondante. Ingiudicabile).

GOSENS 6.5: passi in avanti anche per lui rispetto alla prova con il Toro, anche se nella ripresa sciupa una davvero ghiotta occasione per sbloccare il match.

MALINOVSKYI 5.5: piano piano si vedono passi avanti, ma rispetto al giocatore ammirato nella seconda parte della scorsa stagione per ora ancora non ci siamo. (PESSINA 6: partecipa al forcing finale senza però riuscire a piazzar la giusta zampata per sbloccar la gara).

ILICIC 6: poco nel primo tempo, molto meglio nella ripresa dove fornisce diversi palloni interessanti non sfruttati al meglio dai compagni. (LAMMERS s.v.: minuti finali di gara per lui. Ingiudicabile).

MURIEL 5.5: si innamora un po’ troppo del pallone oggi. Alle volte pare voler entrar in porta con il pallone. Peccato, perchè un paio di chance poteva sfruttarle molto meglio. (PICCOLI s.v: pur entrando nel finale va vicinissimo al gol ancora in pieno recupero mancando di un nulla la deviazione da corner. Sarebbe stato un trionfo per lui).




SORTEGGI CHAMPIONS: APPUNTAMENTO CON LA STORIA, CAPITOLO TERZO

Ci siamo: oggi 26 agosto 2021 a Nyon alle ore 18 la dea bendata inizierà a scrivere il terzo capitolo della favola Champions dell’Atalanta, e il popolo nerazzurro non sta più nella pelle di vedere gli esiti dei sorteggi dei vari gironi.

Posto che l’Atalanta non ha paura di nessuno, è bene comunque dividere la fortuna tra buoni sorteggi e cattivi sorteggi, perché l’aiuto della Dea bendata non si rifiuta mai. Vediamo insieme chi dobbiamo sperare di non incontrare e quale potrebbe essere il girone dei sogni.

Sorteggi Champions: girone da evitare

A parte le italiane e un quarto gruppo che sulla carta è inferiore, c’è maggiore preoccupazione per chi potrebbe saltare fuori dalle prime due urne.

In prima, le corazzate Atletico Madrid, Manchester City, Chelsea e Bayern Monaco al momento sembrano ancora avanti. Occhio al Villareal, nonostante ormai sembra destinato a scendere in EL per vincerla.

In seconda fascia Il PSG dei sogni, il Liverpool di Klopp, il nuovo Real e lo United rimangono gatte da pelare non da poco, e anche se tre di esse le abbiamo già affrontate, è comunque meglio evitarle.

Il Dortmund e il Siviglia di Gomez rimangono più accessibili. Ecco quindi il primo vero sorteggio da incubo:

BAYERN MONACO

PSG

ATALANTA

SHERIFF TIRASPOL

Sorteggi Champions: girone da sogno

La sorpresa Lille non può certo impensierire la Dea, e sicuramente la cessione di alcuni protagonisti dello scudetto francese hanno indebolito una squadra che rimane abbordabilissima. Analoga considerazione per lo Sporting Lisbona, fresco campione di Portogallo, ma la sappiamo come la caratura tecnica di questi campionati sia inferiore alla Serie A.

In seconda fascia stona la presenza del Siviglia in mezzo a quel gruppo di extraterrestri, e aldilà della sua inferiorità, perché non pescarla per ritrovare da avversario un certo Papu Gomez?

IL GIRONE DEI SOGNI

LILLE

SPORTING LISBONA

ATALANTA

SHERIFF TIRASPOL

Questi sono i desideri e le paure in vista dei sorteggi, ma sappiamo tutti che indipendentemente da come andrà, questa Dea ha imparato a sognare e sulle ali dell’entusiasmo è capace di tutto, e sicuramente le vittorie ad Amsterdam e ad Anfield sono un buon curriculum che molti big da oggi leggeranno con più attenzione.




Serie A, i risultati dopo la 1a giornata

Inter-Genoa 4-0 – 6′ Skriniar (I), 14′ Calhanoglu (I), 74′ Vidal (I), 87′ Dzeko (I)

Verona – Sassuolo 2-3 – 32′ Raspadori (S), 51′ Djuricic (S), 70′ Zaccagni (V) rig., 77′ Traorè (S), 90′ Zaccagni (V)

Empoli-Lazio 1-3 – 4′ Bandinelli (E), 6′ Milinkovic-Savic (L), 31′ Lazzari (L), 41′ rig. Immobile (L)

Torino-Atalanta 1-2 – 6′ Muriel (A), 79′ Belotti (T), 93′ Piccoli (A)

Udinese-Juventus 2-2 – 3′ Dybala (J), 23′ Cuadrado (J), 51′ rig. Pereyra (U), 83′ Deulofeu (U)

Bologna-Salernitana 3-2 – 51′ rig. F. Bonazzoli (S), 59′ De Silvestri (B), 70′ M. Coulibaly (S), 75′ Arnautovic (B), 77′ De Silvestri (B)

Roma-Fiorentina 3-1 – 28′ Mkhitaryan (R), 60′ Milenkovic (F), 64′, 79′ Veretout (R)

Napoli-Venezia 2-0 – 62′ rig. L. Insigne, 73′ Elmas

Cagliari-Spezia 2-2 – 7′ Gyasi (S), 58′ Bastoni (S), 62′ e 66′ rig. Joao Pedro (C)

Sampdoria-Milan 0-1 – 9′ Brahim Diaz (M)

# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 1 1 0 0 4 0 +4 3
2 Lazio 1 1 0 0 3 1 +2 3
3 Roma 1 1 0 0 3 1 +2 3
4 SSC Napoli 1 1 0 0 2 0 +2 3
5 Bologna 1 1 0 0 3 2 +1 3
6 Sassuolo 1 1 0 0 3 2 +1 3
7 Atalanta 1 1 0 0 2 1 +1 3
8 AC Milan 1 1 0 0 1 0 +1 3
9 Cagliari 1 0 1 0 2 2 +0 1
10 Juventus 1 0 1 0 2 2 +0 1
11 Spezia 1 0 1 0 2 2 +0 1
12 Udinese 1 0 1 0 2 2 +0 1
13 Salernitana 1 0 0 1 2 3 -1 0
14 Verona 1 0 0 1 2 3 -1 0
15 Torino 1 0 0 1 1 2 -1 0
16 Sampdoria 1 0 0 1 0 1 -1 0
17 Empoli 1 0 0 1 1 3 -2 0
18 Fiorentina 1 0 0 1 1 3 -2 0
19 Venezia 1 0 0 1 0 2 -2 0
20 Genoa 1 0 0 1 0 4 -4 0



Le pagelle di Torino-Atalanta

Una prima partita non certo esaltante dei ragazzi del Gasp, che però la portano a casa nonostante le tante assenze che non sono una attenuante ma contano comunque. Buona la prova dietro di Musso e Palomino, così come Pasalic tra mille difficoltà in un ruolo non suo nel finale piazza l’assist al gol vittoria del baby Piccoli che con la rete di oggi si guadagna probabilmente la conferma.

ALL.: GASPERINI 6.5: pesca il jolly con l’innesto di Piccoli nel finale facendo di necessità-virtù. Chiude la gara con dieci titolari fuori, ma trova il gol-vittoria che vale tre punti per iniziare bene questa stagione.

MUSSO 6.5: bene come esordio, beffato sul tiro di Belotti che viene sporcato da Maehle ma si fa trovar pronto in altre circostanze. Nel finale una uscita un po’ azzardata che per fortuna gli costa solo il giallo.

DJIMSITI 6: partita tutto sommato senza sbavature ma con pochi acuti.

DEMIRAL 6: esordio non facile, rimedia un giallo che un po’ ne condiziona la prova. Non ha ancora i 90′ nelle gambe, viene sostituito nel finale. (LOVATO s.v.: dentro nel finale).

PALOMINO 6.5: sugli scudi nel primo tempo, ma anche nella ripresa con un gran intervento decisivo su Singo lanciato a rete. Bene.

MAHELE 5.5: soffre parecchio ed è anche sfortunato quando Belotti tira e lui finisce sulla traiettoria deviando la sfera in maniera decisiva.

PASALIC 6.5: una prova difficile per lui, in un ruolo non suo. Fatica, e tanto ma nel finale tira fuori quell’assist di tacco per Piccoli che vale da solo la sufficienza piena.

PESSINA 6: anche per lui una gara di grande sacrificio, salva anche sulla linea una conclusione di Bremer nel primo tempo che sembrava finire in porta.

GOSENS 5.5: grosse difficoltà anche per lui, appare spesso più lento dei giocatori granata. Condizione non ancora al meglio per lui. (PICCOLI 7: l’uomo della provvidenza. Entra e risolve una gara che pareva ormai pronta ad essere archiviata con un pari piuttosto sofferto per i suoi e che invece lui tramuta in un trionfo insperato. Bravo!)

ILICIC 6.5: pare molto bene con il lancio che da il via all’1-0 di Muriel e un paio di ottime giocate, poi più il Toro cresce e più si eclissa anche lui. (MIRANCHUK 6: sufficiente. Qualche pallone gestito bene.

MALINOVSKYI 5: spesso disorientato, è fuori condizione e lo si è visto abbastanza palesemente (PEZZELLA 5.5: entra e nel finale Singo lo doppia in velocità. Non bene…)

MURIEL 6.5: segna ancora una volta alla prima di campionato, poi sparisce un po’ dai radar, complice anche la prova non certo brillante dei suoi (LAMMERS 6: fa a sportellate e si prende anche un paio di falli importanti).




L’Atalanta non convince, ma vince all’ultimo respiro: la Dea sbanca Torino con Muriel e Piccoli

TORINO-ATALANTA 1-2: IL BABY PICCOLI LA DECIDE NEL FINALE

Due tiri… due gol e tre punti portati via da Torino in maniera sicuramente non meritatissima, ma nel calcio, si sa, conta il risultato: e la Dea vince la prima e sbanca l’Olimpico di Torino matando i granata con una prova non certo brillante ma in maniera cinica e spietata. Subito avanti con il soluto Muriel, la squadra del Gasp soffre per lunghi tratti e viene ripresa nel secondo tempo dal gol del Gallo Belotti a dieci dalla fine. Sembra un pari ormai scritto ma, nel terzo di recupero Pasalic offre un assist al bacio per il neo entrato Miccoli che batte Milinkovic e fa esplodere la festa dei quasi trecento giunti da Bergamo per sostenere i ragazzi in questo campionato che ha riaperto al pubblico negli stadi. Una vittoria pesante insomma per iniziar al meglio la stagione. Certo è che questa Atalanta è ancora un cantiera aperto che deve migliorare.

Torino: come un anno fa, il cammino di serie A dell’Atalanta ricomincia da Torino; la speranza quindi, è che i nerazzurri sappiano ripetere in questa stagione quanto di fantastico fatto in questi anni. Tre terzi posti di fila per la banda del Gasp che ha aggiunto sin qui al suo organico Musso in porta al posto di Gollini e Demiral al posto di Romero ceduto a suon di milioni dopo una sola stagione in Inghilterra al Totthenam. Ripartire è invece l’imperativo di un Toro che ha affidato la panchina all’allievo prediletto del Gasp, quel Juric che avrà il compito di riportare entusiasmo in casa granata dopo la difficile scorsa stagione.

GASP SUBITO IN EMERGENZA: con De Roon e Freuler out per squalifica (mica cotica) e Zapata infortunato, il Gasp è subito in emergenza all’esordio; spazio quindi in mezzo a Pessina e Pasalic mentre davanti ci sono Ilicic e Malinovskyi a supporto di Muriel mentre dietro ecco Demiral all’esordio insieme a Musso in maglia nerazzurra in gare ufficiali. Nel Toro, il nuovo portiere è Milinkovic Savic mentre davanti parte in panchina Belotti con Sanabria quindi titolare supportato da Lukic e Pjiaca.

E’ DI MURIEL IL PRIMO GOL DELLA DEA: si comincia con il pubblico che torna finalmente sugli spalti dopo oltre un anno e mezzo di partite a porte chiuse e con l’Atalanta che al quinto inizia come meglio non poteva sperare: bella imbucata di Ilicic per Muriel che riceve palla in posizione defilata, si accentra e conclude in maniera imparabile per il portiere granata e la Dea è subito avanti.

L’ATALANTA SOFFRE, MA TIENE: con il vantaggio già in tasca, la squadra del Gasp non insiste e lascia iniziativa ai granata che però non riescono fortunatamente a rendersi pericolosi in maniera incisiva: al trentuno Sanabria salta il difensore, entra in area e conclude con Musso che però blocca senza problemi. Nel finale però il forcing granata si fa insistente: al quaranta Pessina salva sulla linea su una conclusione a colpo sicuro di Bremer, poi tocca a Musso respingere una conclusione diagonale di Olaina con un ottima parata. Ultimi sussulti di un primo tempo che va in archivio dopo un minuto di recupero con la Dea avanti di un gol ma che soffre più del dovuto nel finale della prima frazione.

RIPRESA, DENTRO LAMMERS E MIRANCHUK: si riparte dopo l’intervallo con il Gasp che non cambia nulla del suo undici iniziale ed il Toro insiste: Sanabria ci prova prima su punizione (palla fuori), poi in area manca l’aggancio del pallone dopo essersi liberato della marcatura di due difensori nerazzurri. All’undicesimo ecco i primi cambi in casa nerazzurra con Lammers e Miranchuck che entrano in campo al posto di Muriel ed Ilicic per provare a cambiare un’Atalanta in vantaggio ma piuttosto spenta.

BELOTTI (CON DEVIAZIONE) PAREGGIA: l’Atalanta galleggia, il Toro spreca ancora occasioni ghiotte come al venticinquesimo quando Singo scappa via in velocità ma Palomino è bravissimo a chiudere in corner e salvare i suoi. Alla mezz’ora il Gasp getta nella mischia un altro nuovo acquisto estivo, dentro Pezzella al posto di un Malinovskyi oggi parecchio in difficoltà. Il pari granata arriva però un paio di minuti più tardi quando Belotti conclude dal limite dell’area, Maehle devia e beffa Musso che non può farci nulla stavolta con il match che torna così in equilibrio.

PICCOLI ENTRA E SEGNA!!!: nel finale il Gasp si gioca gli ultimi due cambi con Lovato (esordio in nerazzurro anche per lui) e Piccoli in campo al posto di Demiral e Gosens ma con il Toro ancora pericoloso con una conclusione dalla distanza di Verdi che sfila sul fondo di pochissimo. Ma proprio nel terzo dei quattro di recupero concessi dal direttore di gara, l’Atalanta piazza un sorpasso quasi inaspettato quando ormai il match sembrava destinato a chiudersi in pareggio. Riceve palla in area Pasalic che sfodera un gran colpo di tacco proprio per Piccoli che, tutto solo, la mette li dove Milinkovic non ci può arrivare. 2-1 per la Dea e incredibile festa per lo spicchio dei quasi trecento nerazzurri arrivati a Torino a sostenere i ragazzi del Gasp.

TRE PUNTI PER UNA DEA CINICA E SPIETATA: incredibile ma vero, l’Atalanta la porta a casa con due tiri in porta in tutta la partita e conquista una vittoria sporca, magari non proprio meritatissima ma di una importanza fondamentale per iniziare come meglio non poteva il suo campionato. E, viste le tante assenze di oggi, questi tre punti valgono davvero oro! Chi ben comincia insomma…

TORINO-ATALANTA 1-2 (primo tempo 0-1)

RETI: pt 6′ Muriel (A); st 33′ Belotti (T); st 45+3′ Piccoli (A)about:blank

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Bremer (st 29′ Izzo), Djidj, Rodriguez; Singo, Mandragora, Lukic (st 1′ Rincon), Aina; Linetty, Pjaca (st 29′ Verdi); Sanabria (st 20′ Belotti). A disp. Berisha, Gemello, Segre, Baselli, Rauti, Vojvoda, Warming, Buongiorno – All.: Juric (in panchina Matteo Paro).

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Djimsiti, Demiral (st 39′ Lovato), Palomino; Mæhle, Pašalić, Pessina, Gosens (st 39′ Piccoli); Iličić (st 12′ Miranchuk), Malinovskyi (st 30′ Pezzella); Muriel (st’ 12 Lammers). A disp. Rossi, Sportiello, Šutalo, Scalvini, Da Riva – All.: Gasperini

ARBITRO: Chiffi di Padova (ass. Galetto, Vono; IV Minelli, VAR Abisso, AVAR Giallatini)

NOTE: spettatori: 6mila circa – ammoniti: pt 23′ Demiral (A), st 6′ Rincon (T); st 27′ Bremer (T); st 36′ Musso (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.